Collocato a circa 500 km dalla capitale Nairobi, il Kacheliba Sub County Referral Hospital è una struttura di assistenza sanitaria , fondata in Kenya nel 1980 per ovviare alla grave mancanza di servizi sanitari tra le comunità pastorali Pokot. Nata come una piccola clinica mobile gestita da due membri del personale medico, oggi ha raggiunto il livello 4 della classificazione nazionale ed è gestito dalle Sorelle Francescane di St. Joseph per offrire servizi diagnostici, terapeutici e riabilitativi a una media di 19.000 pazienti, di cui si stima che 5.000 siano visite legate alla maternità prenatale e post-natale.
Purtroppo l’accesso limitato all’elettricità è sempre stato un problema gravoso della struttura, in quanto frequenti interruzioni di corrente ed elevati costi di approvvigionamento impattavano la fornitura di servizi sanitari essenziali (come le cure di emergenza o infantili), il funzionamento dei laboratori e lo stoccaggio sicuro di vaccini e farmaci.
Elettrici Senza Frontiere ha sostenuto la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 6.15 kW, installato da SolarEdge Ltd tra il 20 e il 30 giugno 2025. Il sistema, dotato di inverter ibrido e batteria da 5.12 kWh, è ora pienamente operativo e consente all’ospedale di ridurre l’uso del generatore diesel, abbattere i costi energetici fino all’85% e garantire continuità ai servizi sanitari, anche nelle ore più critiche.
Come dichiarato da Suor Beatrice Sabato, Amministratrice del Centro Sanitario, grazie al risparmio sui costi mensili sarà possibile destinare maggiori fondi all’ampliamento della struttura e dell’impianto stesso, per assicurare piena continuità anche durante la notte.
Con estrema emozione, Elettrici Senza Frontiere riceve un messaggio di apprezzamento e ringraziamento direttamente dalla Sorella Beatrice, come ulteriore segno tangibile di quanto la propria missione nel mondo possa contribuire a cambiare, migliorare e salvare vite umane.
“Il vostro supporto ha salvato vite. Non c’è modo migliore per dirlo. E per questo, preghiamo che Dio vi benedica in modi che non possiamo nemmeno immaginare.”
